Il padiglione temporaneo
 

Il padiglione temporaneo

febbraio 2016
 

squares

neo~local design

 

Un progetto di exhibit design per comunicare le qualità dellʼisola attraverso unʼesperienza evocativa ed emozionale.

 
 

Il padiglione temporaneo della Regione Sardegna all’Expo è stato realizzato in uno spazio predisposto per essere assegnato a turno alle diverse regioni italiane, suddiviso in ambienti di dimensioni e sequenzialità obbligate. Il progetto dell’allestimento si configurava come adattamento, reinterpretazione e vestizione dei locali dati; contemperava l’esigenza di comunicare al visitatore un’esperienza sintetica, efficace e suggestiva, con le necessità di una realizzazione leggera, da conseguire in tempi brevissimi.

Da fuori, la pensilina aggiunta all’edificio segnava l’ingresso introducendo il motivo delle figure ridisegnate ‘a pibiones’ o pixel che, ripetute e combinate, caratterizzavano complessivamente l’immagine coordinata della Sardegna all’evento. Accanto a queste, l’atrio evocava l’approdo all’isola, mediante l’applicazione a parete di ritagli di immagini marine che si continuavano a soffitto, sospese e leggermente fluttuanti.

Un video-totem contrassegnava lo spazio maggiore, allestito come ideale Wunderkammer: nella scaffalatura predisposta sono stati inseriti frammenti di immagini rappresentative dei quattro temi guida scelti per rappresentare la Sardegna – qualità dell’artigianato, dei paesaggi, dei cibi e longevità della popolazione. Alle pareti, animate dai loop dei video tematici, erano allineati campanacci dorati di varie dimensioni, per simboleggiare la tradizione pastorizia e le qualità della produzione artigiana, in chiave virtualmente sonora.

Il corridoio di unione tra i due spazi maggiori è stato allestito come ‘galleria di frammenti esperienziali’, dove il profumo dell’elicriso alloggiato in una apposita scanalatura a parete si univa alla suggestione tattilo-visiva dei ‘quadri’ realizzati dall’azienda di Daniela Ducato – a base di lana arricchita di essenze naturali tratte da scarti delle produzioni agroalimentari, i pannelli componevano un menu ideale ispirato alle qualità del cibo isolano.

Un piccolo spazio interamente rivestito in feltro nero ospitava l’installazione virtuale delle statue-testimonial dei Giganti rinvenute a Monte ’e Prama (Oristano), restituite attraverso il rilievo 3d e il programma di navigazione sviluppato dal centro CRS4.

L’ultima sala della sequenza, più ampia, proponeva come esperienza immersiva la proiezione di un filmato 3d sulle meraviglie dei fondali delle aree marine protette, realizzato da Roberto Rinaldi.

 

Marco Sironi

Designer e ricercatore DADU

 

(Graphic) designer e ricercatore attento al tema del luogo e dell’abitare, ha una formazione che mette insieme le competenze progettuali e la pratica delle letterature. Ha insegnato a Milano basic design per la grafica e visual identity; collabora con il nostro Dipartimento (dove insegna Comunicazione visiva e Design del prodotto) dall’inizio dell’avventura di Design ad Alghero.

 
Sironi